
Naufragio
Sono il mozzo
della nave.
Lucido gli ottoni,
anche adesso,
mentre mi divora
questo silenzio,
fantasma ostile
dell’abbandono.
Sparite le scialuppe.
Han lasciato le funi
che oscillano
sulle fiancate,
come lunghe trecce
di bimbe addormentate.
Sono il mozzo della nave.
Son rimasto solo,
a pulire il ponte.
Lucido gli ottoni
per nutrire
gli occhi che verranno.